Duplice accusa per Federica Vecchini, l’infermiera del caso della morfina somministrata a un neonato. La Procura ha chiuso le indagini nei confronti dell’unica sospettata. L’infermiera ora andrà a processo per lesioni aggravate e cessione di sostanze stupefacenti.
Le indagini, le accuse, le mamme e il processo
La donna era accusata di aver somministrato morfina a un neonato, nella notte tra il 19 e il 20 marzo dell’anno scorso all’ospedale di Borgo Roma. Il piccolo aveva accusato una grave crisi respiratoria, risoltasi dopo l’intervento dell’infermiera, che aveva suggerito di somministrare al piccolo un antagonista della morfina. Il bimbo si era poi ripreso. Ma da quel consiglio erano partite le indagini che avevano portato all’arresto della donna.
Eppure, mentre sui social la Vecchini è stata condannata, le mamme che avevano avuto lei come infermiera avevano deciso di difenderla.
L’infermiera di Nogara ora è accusata di lesioni aggravate e cessione di sostanze stupefacenti. La donna si trova agli arresti domiciliari e si è sempre dichiarata innocente.
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