Continua la mobilitazione degli infermieri francesi. Oggi di nuovo uno sciopero a Parigi, sostenuto da tutte le sigle sindacali del paese.
In sciopero gli infermieri francesi
Infermieri di nuovo con le braccia incrociate in Francia. La protesta continua sulla scia degli scioperi dell’8 novembre 2016 e del 24 gennaio scorso. Stavolta gli infermieri si sono incontrati a piazza Denfert Rochereau a Parigi intorno alle 12,30. Da lì è partito il corteo verso il ministero degli affari sociali e della sanità, poi verso l’assemblea nazionale. In tantissimi hanno aderito e sono scesi in strada per difendere il servizio pubblico.
Coralie, infermiera ad Alençon diplomata nel 2014, parla con Infirmiers.com e racconta: “Ci sono imposte condizioni di lavoro tali che non possiamo assicurare cure che rispettino la dignità del paziente. Siamo costantemente sollecitati e interrotti. E in queste condizioni l’errore è dietro l’angolo. Lavorare in questo modo non è sicuro per il paziente”. Una sua collega, Isabelle, infermiera a Saint Nazaire, diplomata anche lei nel 2014, è sconsolata: “Quando ho cominciato i miei studi in infermieristica tutti mi dicevano che avrei trovato subito lavoro e invece eccomi qui, disoccupata”.
Il collettivo dei 16 sindacati che ha proposto lo sciopero lancia un appello ai candidati alle elezioni presidenziali: Ad oggi più di 600 mila professionisti e circa 100 mila studenti si prendono cura della popolazione francese. Vogliamo attirare l’attenzione dei candidati su 10 punti, 10 punti cruciali su cui pretendiamo una risposta:
- Urge mettere in piedi una moratoria sulla riduzione dei costi, fonte di sofferenza sul lavoro
- Allineare la forza lavoro sull’effettivo carico di lavoro
- Permettere agli operatori sanitari di beneficiare di uno stretto controllo medico
- Garantire e valorizzare il ruolo degli infermieri nella continuità assistenziale
- Coinvolgere gli infermieri in libera professione nella continuità assistenziale
- Fare della sicurezza degli infermieri una priorità
- Tener conto della specificità di ognuno e riconoscerne le specializzazioni
- Riconoscere uno stipendio adeguato alle competenze e alle responsabilità
- Aggiornare la normativa che disciplina la professione
- Riconoscere un disagio a chi è costretto al pensionamento anticipato (nel pubblico, nel privato e come libero professionista)
Anche l’ordine degli infermieri sostiene lo sciopero di oggi. Il presidente Didier Borniche afferma: Continuare a screditare questa professione equivale a mettere in pericolo tutto il sistema di cura nel suo complesso. Per prendersi cura dei pazienti, bisogna prima di tutto prendersi cura degli infermieri
.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?