Nurse24.it
chiedi informazioni

Attualità Infermieri

Caos sugli arretrati, buste paga pazze a Taranto

di Redazione

Da chi si è visto accreditare solo 400€ a chi, invece, fino a 9mila. I conti non tornano nelle buste paga di novembre dei dipendenti dell'Asl di Taranto, tra i quali scorre il malcontento. E la Uil Fpl “chiede la testa” dei responsabili dell’errore.

Errori sulle buste paga, Uil Fpl: inserimento dati raffazzonato

Errore da parte dell'Asl di Taranto sugli arretrati nelle buste paga di novembre dei dipendenti.

Tutti in attesa dell'adeguamento previsto nel nuovo contratto e dei relativi arretrati che si sarebbero dovuti sommare al cedolino mensile, i dipendenti dell'Asl Taranto si sono trovati delle vere e proprie buste paga “pazze” nel mese di novembre.

La somma attesa - al netto delle trattenute e secondo ruoli e anzianità di servizio - doveva oscillare tra i 3500 e i 4000 euro. I conti, invece, non tornano quasi a nessuno: c’è chi si è visto accreditare appena 400€ e chi, invece, sino a 9mila.

Un vero è proprio caso, sul quale la Uil Funzione pubblica ha subito chiesto una istruttoria interna che metta luce su quanto accaduto al fine di prendere una chiara e netta posizione anche ai ni disciplinari nei confronti dei responsabili del procedimento.

Così Emiliano Messina, segretario generale della Uil Fpl, secondo cui la causa degli errori dipenderebbe dall’immissione dei dati in modo raffazzonato e senza un vero controllo da parte dei responsabili del procedimento del trattamento economico.

È intollerabile – continua ancora Messina nella missiva inviata al manager Gregorio Colacicco e ai direttori delle aree amministrativa e del personale, rispettivamente Vito Santoro e Loredana Carulli -, che i lavoratori si siano visti decurtare somme importanti della retribuzione o che abbiano avuto corresponsioni ben oltre le loro spettanze che in un caso o nell’altro di sicuro avranno intuibili ricadute familiari. Tutto da rifare, insomma, per rimediare al danno subito dai lavoratori.

Scopri i master in convenzione

Commento (0)