Definire le raccomandazioni per indirizzare i professionisti ad una corretta metodologia d’implementazione del Wound Hygiene, in base alle diverse competenze, setting di cura ed in relazione alle principali tipologie di lesione. È l'obiettivo del progetto “Wound Hygiene Italia”, che contestualizza i documenti di Consenso Internazionale all’interno delle specifiche realtà (nei setting ospedaliero, ambulatoriale e domiciliare). Pubblicate sul sito dell’Italian Journal of Wound Care, le raccomandazioni sull’applicazione della strategia Wound Hygiene nell’ambito della gestione delle lesioni venose degli arti inferiori nel contesto italiano sono state protagoniste anche al XIII° Congresso Nazionale AISLeC.
Wound Hygiene nella procedura di gestione della lesione biofilmata
Il Wound Hygiene è un metodo strutturato, che consente di superare gli ostacoli alla guarigione della lesione creati dal biofilm, uno dei problemi più complessi nel campo del wound care.
Il biofilm è una comunità di microrganismi che si forma sulla superficie delle lesioni, ostacolandone la guarigione. Attraverso una gestione specifica in quattro fasi procedurali (detersione, sbrigliamento, riattivazione dei bordi/margini e medicazione), il Wound Hygiene ha dimostrato di essere efficace nel rimuovere il biofilm e favorire la guarigione delle lesioni.
Le tre Consensus internazionali hanno consolidato l'efficacia di questo metodo, diffuso ormai in oltre 40 paesi, ed evidenziato risultati importanti, come dimostrato anche dal primo studio in vivo che ha valutato l’efficacia clinica del Wound Hygiene nelle lesioni croniche.
Il lancio di Wound Hygiene Italia rappresenta un passo avanti significativo nella gestione delle lesioni croniche in Italia, promuovendo un approccio olistico e basato sull’evidenza per migliorare i risultati clinici e la qualità della vita dei pazienti
Nonostante il successo internazionale, l’adozione del Wound Hygiene in Italia richiede un adattamento alle specifiche esigenze del sistema sanitario nazionale. Per comprendere meglio queste necessità, è stata condotta una survey lanciata durante il Congresso Nazionale AIUC 2023, i cui risultati hanno evidenziato la necessità del riconoscimento della disciplina vulnologica e, ancor prima, l’istituzione di percorsi formativi specifici, strutturati, riconosciuti ed integrati nei programmi universitari. Inoltre, ha suggerito la necessità di definire in modo chiaro ed esaustivo le modalità di gestione delle lesioni di difficile guarigione con un documento di Consenso, finalizzato ad allineare ed uniformare il percorso valutativo e gestionale in un unico modello, condiviso ed applicato su tutto il territorio nazionale.
Il 70% degli operatori sanitari intervistati ha dichiarato di non sentirsi sicuro nell’applicazione del metodo Wound Hygiene, e il 60% ha segnalato l'assenza di protocolli definiti per la gestione delle lesioni croniche. Questi dati hanno sottolineato l’urgenza di sviluppare linee guida specifiche per il contesto italiano, che forniscano indicazioni pratiche e unificate per i professionisti del wound care.
Lancio ufficiale di Wound Hygiene Italia al Congresso AISLeC 2024
Lo scopo del progetto "Wound Hygiene Italia" è fornire ai professionisti italiani linee guida specifiche per l'applicazione del metodo nelle diverse realtà assistenziali (ospedale, ambulatorio e domicilio), con un focus particolare sulle lesioni venose degli arti inferiori, una delle più comuni e costose patologie croniche in Italia.
Il progetto è stato sviluppato in cinque fasi, coinvolgendo un panel di 20 esperti italiani. Dopo una fase iniziale di raccolta di raccomandazioni, i contributi sono stati armonizzati e discussi durante un incontro di due giorni a Roma nel dicembre 2023. Il documento risultante, disponibile anche sul sito dell’Italian Journal of Wound Care, rappresenta una guida pratica per la gestione delle lesioni venose e non guaribili nel contesto italiano.
Il Congresso Nazionale AISLeC 2024 è stata l'occasione per presentare ufficialmente il documento "Wound Hygiene Italia" ai professionisti del settore. L'evento di lancio ha incluso presentazioni sui risultati della survey e un approfondimento sulle raccomandazioni elaborate dal panel di esperti.
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