Le persone che utilizzano ausili assorbenti per incontinenti (pannoloni) hanno maggiore probabilità di sviluppare irritazioni e lesioni cutanee. Si tratta di problemi dermatologici che impattano in maniera significativa sulla persona a livello fisico, psicologico ed economico; problemi che non devono essere sottovalutati ma, piuttosto, dare il via ad un programma di prevenzione. Ne abbiamo parlato con Leonardo Celleno, dermatologo e presidente dell’Associazione italiana dermatologia e cosmetologia (Aideco).
Pannoloni, Prof. Celleno: Irritazioni e infezioni problemi da prevenire
Le problematiche che possono incontrare le persone che fanno utilizzo di ausili per incontinenza sono numerose e toccano differenti aspetti, psicologici come il controllo degli odori, ma anche fisici, strettamente legati alla salute della pelle.
Innanzitutto bisogna considerare che spesso queste persone sono immobilizzate e il primo problema che si presenta – spiega Leonardo Celleno, presidente Aideco - è il rischio di incorrere in fenomeni quali irritazioni ed infezioni, che possono condurre a vere e proprie lesioni cutanee per via del contatto continuato e reiterato nel tempo con agenti irritanti dell'urina e delle feci.
Prurito, bruciore e rossore della zona del perineo, una volta instaurati, sono continui ed estremamente fastidiosi. Evitarne l’insorgenza e ridurre quanto più possibile la loro intensità è fondamentale per permettere alla persona costretta a far uso di pannoloni contenitivi di mantenere una qualità di vita dignitosa.
Da qui l'importanza di saper scegliere il medical device migliore e di farlo sulla scia dei risultati di studi scientifici che confrontano le diverse tipologie di ausili disponibili in commercio.
Lozione dermoprotettiva, un aiuto per la salute della pelle
Per essere considerato un pannolone ideale - continua il presidente Aideco - il presidio deve essere contenitivo, senza impedire la mobilità della persona e deve essere in grado di assorbire e non rilasciare a contatto con la pelle le sostanze che derivano dalla degradazione dei liquidi e delle feci, e che hanno un ambiente alcalino ed aggressivo. In più se questi pannoloni hanno una lozione dermoprotettiva che realmente impedisce l’aggressione di queste sostanze, è certamente meglio
.
Infatti, spiega Celleno, tra tutte le tipologie prese in esame i risultati migliori li abbiamo comunque avuti quando tra pannolone e pelle si interpone una lozione dermoprotettiva, che abbia la capacità di proteggere la cute dall’aggressione di feci e urine e, in caso di irritazione già in essere, di lenirla
.
Quanto più il device contenitivo è realizzato pensando alle esigenze, alle necessità, a quanto accade a questo tipo di paziente, tanto più lo può davvero aiutare
Senza sottovalutarne l'impatto economico, la scelta del presidio - conclude Celleno - non deve essere operata esclusivamente in base al costo nominale del prodotto
; trattandosi di una scelta importante nel processo di prevenzione, infatti, la guida di un professionista esperto come il medico o l'infermiere è importante.
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