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Salute

Ginocchio valgo e ginocchio varo

di Monica Vaccaretti

Il ginocchio valgo (ginocchia ad X) e il ginocchio varo (ginocchia a parentesi) sono due frequenti deformità che si verificano principalmente in età evolutiva, ma possono insorgere anche nell'adulto, quando femore e tibia non sono perfettamente allineati. Sono alterazioni articolari biomeccaniche dovute a deviazioni assiali, ossia sul piano frontale visibili ad occhio nudo in posizione eretta, che comportano un sovraccarico dell'articolazione con conseguenti fenomeni di gonalgia ed innescano delle compensazioni a livello posturale che influenzano la conformazione degli arti inferiori per mantenere comunque il corpo in equilibrio e garantirne la stabilità.

Caratteristiche di valgismo e varismo

ginocchio valgo e varo

SI tratta di alterazioni articolari biomeccaniche dovute a deviazioni assiali

Mentre nel valgismo l'asse meccanico non attraversa, come di norma, il centro del ginocchio ma cade all'esterno di esso così che le ginocchia puntano verso l'interno, nel varismo le ginocchia puntano verso l'esterno.

Mentre il ginocchio varo è più frequente nell'uomo e solitamente corrisponde ad una deformità della tibia, il ginocchio valgo interessa con maggiore frequenza la donna e generalmente si associa ad una deformità del femore.

Entro certi limiti tali deformità possono essere considerate caratteristiche di costituzione normali che non richiedono pertanto nessun trattamento. Il ginocchio varo e valgo sono pertanto morfotipi, ossia variabili di costituzione corporea differenti da una persona all'altra.

Durante lo sviluppo si evidenziano poi periodi di atteggiamento in varo-valgo fisiologici in relazione all'età che vengono monitorati soltanto clinicamente Tale deformità assiale può essere causata nel bambino da anomalie nella crescita ossea o da squilibri ormonali che impediscono una corretta produzione di cartilagine.

Sintomi del ginocchio varo e del ginocchio valgo

I principali sintomi, sia per il ginocchio varo che valgo, sono difficoltà a camminare, deformazione, malformazione, zoppia, dolore e gonfiore della parte interessata.

La presenza di valgismo e varismo predispone a lesioni della cartilagine o dei menischi in seguito ad eventi traumatici acuti o cronici. Nell'adulto il varismo può favorire la comparsa di artrosi al ginocchio a causa del sovraccarico del compartimento interno.

L'usura della cartilagine interna tende, inoltre, ad aumentare il varismo, portando ad una distensione dei legamenti esterni del ginocchio progressiva che si traduce in un'apertura dell'articolazione con l'appoggio.

La deformità in valgo, seppur tollerata meglio, può causare comunque una degenerazione in artrosi del compartimento esterno anche se più tardivamente, soprattutto a carico della cartilagine tra rotula e femore causando la sindrome dolorosa rotulea o instabilità/lussazione della rotula.

Un intervento chirurgico correttivo può essere indicato nelle forme severe, se associate a sintomi. Nella valutazione sulla necessità del trattamento di correzione occorre considerare la gravità della deformità, anche in relazione all'età, e i fattori extra anatomici, individuando altresì i limiti e i disagi percepiti, le aspettative nonché le eventuali patologie correlate e i pregressi trattamenti.

Una volta esclusi, per età ed entità gli atteggiamenti certamente fisiologici e le deviazioni su altri piani, lo specialista ortopedico esamina l'intero arto inferiore per verificare l'eventuale coinvolgimento dell'anca o della caviglia.

Trattamento

Il trattamento chirurgico è indicato in caso di deformità significative e dolore persistente, dopo un adeguato periodo di osservazione, in presenza di deviazioni oltre il valore fisiologico in relazione all'età ossia con un varismo oltre i 3 anni e un valgismo superiore a 10° dopo gli 8 anni.

È il quadro radiografico completo degli arti inferiori, dopo una radiografia standard del ginocchio in carico in due proiezioni che permette una prima valutazione del grado di usura artrosica dell'articolazione, a confermare la decisione se intervenire o meno. In caso di dubbio sul coinvolgimento delle strutture articolari (menischi, cartilagine, legamenti) può essere effettuata una risonanza magnetica.

In molti casi valgismo e varismo vanno tenuti soltanto sotto controllo per evitare una scorretta deambulazione e uno squilibrio posturale. Può essere altresì proposta l'azione di plantari allo scopo di influenzare, anche se in minima misura, l'orientamento dell'asse di carico.

Nei casi resistenti alle terapie conservative o con deformità severe, può essere indicato nell'adulto un intervento di osteotomia correttiva di ginocchio, tibiale o femorale. Si tratta di un intervento che sposta il carico della porzione usurata dell'articolazione verso la porzione sana, per risolvere il dolore e gli altri sintomi legati al sovraccarico e per migliorare la funzionalità dell'articolazione.

L'emiepifisiodesi è la tecnica chirurgica poco invasiva, detta a crescita guidata, ideale per il trattamento della deformità negli adolescenti. Si basa sulla possibilità di influenzare l'attività della cartilagine di coniugazione o di accrescimento, la struttura che garantisce la crescita dell'osso, bloccandone temporaneamente una parte e permettendo la normale funzione dell'altra.

Si utilizza un sistema di placca o viti per riallineare l'arto e i mezzi di sintesi vengono rimossi una volta raggiunto l'allineamento.

Se il sovraccarico di uno dei comparti del ginocchio ha causato danni irreversibili ai capi articolari, la soluzione chirurgica più adeguata potrebbe essere la sostituzione dell'articolazione compromessa con una protesi di ginocchio monocompartimentale.

Infermiere

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