Il post su FB fatto da Luca Alini continua a far discutere. Come già detto in precedenza, i commenti che ha generato sono stati in molti casi impropri e fuori dalle righe. I social media si prestano ad una visione dicotomica della vita: o con me, o contro di me. Il meccanismo insano della condivisione, porta ad una esternazione acritica che allontana dalla realtà, utile solo a creare fazioni, militarizzare opinioni, alterare le questioni e soprattutto sancire il predominio delle pulsioni individuali sulle argomentazioni razionali.
Vittorio Sgarbi sul post dell'Infermiere di Cremona
L’istupidimento che ne consegue è sotto l’occhio di tutti. Mettersi dunque a rispondere ai leoni da tastiera è, come già detto, tempo sprecato, però in qualche caso, alcune esternazioni non possono non essere prese in considerazione.
È il caso di ciò che ha scritto Vittorio Sgarbi su FB in merito alla vicenda: Gli infermieri debbono fare gli infermieri, non stare su Facebook a postare messaggi di paura per i cittadini o a farsi selfie tra malati e lanciarsi in improbabili sermoni dai toni insopportabilmente moralistici. A mettere terrore ai cittadini ci pensano già abbastanza bene la Protezione Civile, il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore della Sanità
. Il portato scientifico e relazionale delle righe precedenti è tale che non si può non affermare, tramortiti da cotanto brillare di siffatta luce: Sgarbi ha ragione
.
Come non essere d’accordo con l’estremo postulato: Gli infermieri debbono fare gli infermieri!
Ma quali codice deontologico, profilo professionale e percorsi accademici, se basta così poco per rendere chiaro il mandato della professione, in una sintesi che annulla tutto il resto.
Via di conseguenza gli ordini professionali, che potranno essere sostituiti tranquillamente da ogni infermiere che fa l’infermiere, con la scelta di aderire alla casa di Grifondoro, delle Giovani Marmotte, delle Wings o, se piace, quella già pronta della Capra-capra estense.
Basta poi perdere tempo sui social! Lasciamoli ai terrapiattisti, a chi cura il cancro con le limonate e a chi è certo della presenza dei rettiliniani che stanno conquistando il mondo. Essenziale in tutto ciò il manuale del terrore pandemico, scritto da qualche toga rossa, in cui viene svelato se si muore di Covid, col Covid, dal Covid, pel Covid e… di a da in con su per tra fra.
Al posto della Protezione civile basterà una ben più economica preparazione H. Per il Ministero della Sanità è già pronta una gara d’appalto che trovi chi sappia coniugare il Ponte sullo stretto e la riduzione dei posti letto.
Nel mentre l’Istituto Superiore di Sanità verrà declassato a Inferiore, messo su una nave olandese che poi si potrà affondare accusandola di pirateria. La tracciabilità delle infezioni sarà invece garantita in maniera esclusiva dalla valutazione delle risposte di un questionario in cui si deve dar prova di conoscenza particolareggiata di tutti i gradi di parentela, e relativi alberi genealogici, presenti in Dark, fino alla quarta e quinta serie, di cui presto verranno date delle anticipazioni sulla Gazzetta ufficiale.
E se qualcuno ha un cedimento nelle fermezze granitiche dell’oggi, verrà rieducato con visioni continue di video, postati su Tik Tok, di Bolsonaro e Trump che, in coppia, cantano: “Che anno è, che giorno è …”. Mascherine obbligatorie? Mai più, a meno che non si voglia trovare una scusa per farsi portare via a braccia dalla Camera.
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