È scontro aperto in Campania tra i medici di famiglia e Unità di crisi sull’assistenza vaccinale ai pazienti fragili. A margine, varie note di contestazioni agli uni e agli altri da parte di alcune sigle sindacali. Siamo in pieno caos vaccinazioni nella procedura di adesioni dei pazienti fragili alla campagna vaccinale in corso
. A denunciarlo i segretari generali di Cgil e Fp Cgil Campania, Nicola Ricci ed Alfredo Garzi, che in una nota congiunta stigmatizzano alcune affermazioni rese dall'Unità di Crisi regionale e dall'Ordine dei Medici della provincia di Napoli.
Vaccino Campania, Cgil: su pazienti fragili caos tra medici e regione
L'Unità di crisi regionale ha comunicato nella giornata di ieri che la procedura di adesione dei pazienti fragili alla campagna vaccinale in corso spetta ai medici di assistenza primaria come da accordo sottoscritto dalle parti e approvato anche dalla Giunta Regionale
. Nel comunicato si legge che i medici di medicina generale devono individuare, tra i loro assistiti, coloro che appartengono alla categoria di "elevata fragilità'" registrandoli sulla piattaforma che a partire da oggi è attiva per raccogliere le adesioni.
Per il presidente dell’Ordine dei medici di base di Napoli Scotti non è nostro compito inserire dati
. Così si offende la dignità del medico, noi non siamo impiegati - è il coro unanime dei medici di base - questo è un lavoro da amministrativi, da Caf. Noi dobbiamo curare i pazienti
. I medici ritengono che sarebbe stato molto più pratico e rapido se il loro compito fosse stato quello di fornire alle Asl gli elenchi dei pazienti fragili con l'indicazione della patologia.
Pronta la replica dell'Unità di crisi: Le sigle sindacali hanno sottoscritto un accordo. Non è un decreto, né un documento imposto d'impero, è un accordo costruito insieme, quindi non vedo perché non rispettarlo
. Lo dice Ugo Trama, uno dei responsabili dell'Unità di Crisi della Campania, che si è occupato in prima persona dell'accordo tra Regione e medici di medicina generale per il trattamento dei cittadini fragili o disabili nella vaccinazione. L'apertura della piattaforma a loro dedicata prevede infatti che sia il medico di base del singolo paziente a iscriverlo per l'adesione alla vaccinazione.
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