Il ministero dello Sviluppo economico ha emesso un francobollo dedicato agli operatori sanitari per ringraziarli di quanto hanno fatto, e continuano a fare, nella lotta quotidiana al Coronavirus. Il ministro Giorgetti: È un tributo all’alto senso civico dimostrato, all’assistenza umana e di conforto profusa
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Covid-19, un francobollo celebra l'impegno dei sanitari
Un francobollo dedicato agli infermieri, ai medici e a tutti i sanitari impegnati contro il Covid-19 per testimoniare la loro dedizione e fissare nella memoria il loro operato, professionale e umano, nel contrasto alla pandemia
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Collocato nella serie tematica “il senso civico”, il francobollo dedicato agli operatori sanitari è stato presentato nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il presidente di Poste italiane, Maria Bianca Farina e l’amministratore delegato dell’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, Paolo Aielli, congiuntamente ai rappresentanti delle categorie sociosanitarie celebrate nel francobollo.
A oltre un anno dall’inizio della pandemia e mentre ancora gli operatori sanitari sono impegnati in prima linea su più ambiti – dalla diagnosi e la terapia all’assistenza e all’accesso a farmaci e dispositivi, dalla ricerca al sostegno psicologico, dall’assistenza alle donne nel percorso nascita, ai fragili e alle loro famiglie, solo per fare alcuni esempi – il ministero dello Sviluppo economico ha deciso di testimoniare la loro dedizione attraverso un francobollo davvero speciale.
Così come speciale è stata l’occasione di presentarlo, nell’ambito di una cerimonia durante la quale Giorgetti – rivolgendosi agli infermieri e ai medici – ha spiegato: L’emissione del francobollo in vostro onore rappresenta un ulteriore attestato per quello che avete fatto, e state proseguendo a fare, sul fronte della battaglia contro il virus
. Il francobollo dedicato a infermieri e medici – per altro splendido, realizzato per restare nel tempo
, continua il ministro – vuole essere una testimonianza, non solo simbolica, di questa complicata fase storica e di tutto ciò che è stato fatto nella lotta al Covid-19.
Non mi riferisco soltanto al profilo medico in senso stretto – le parole del ministro dello Sviluppo economico – ma anche all’alto senso civico dimostrato, all’assistenza umana e di conforto che tutti (medici, infermieri e operatori socio sanitari) avete dato ai malati rispetto a una cosa di cui si ignoravano le conseguenze
. Il medesimo “senso civico” che circoscrive la tematica del francobollo, a maggior ragione considerando che un francobollo commemorativo svolge una funzione culturale e segna momenti cruciali nella storia di un paese.
Infine – ma tutt’altro fuorché meno rilevante – il ministro Giorgetti ha voluto rivolgere un pensiero e un senso di gratitudine, delle istituzioni e mio personale, anche a chi oggi non è presente e alle famiglie di tutti coloro che hanno pagato, anche con la vita, la battaglia al Coronavirus
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Hanno partecipato alla cerimonia – in rappresentanza simbolica di tutte le operatici e operatori sociosanitari – presidenti e delegati delle federazioni e consigli nazionali: Filippo Anelli (Fnomceo), Luciana Becherini (Fncf), Vincenzo D’Anna (Onb), Francesco Della Gatta (Fno Tsrm Pstrp), Gaetana Ferri (Fnovi), Gianmaria Gazzi (Cnoas), Andrea Mandelli (Fofi), Barbara Mangiacavalli (Fnopi), Saverio Proia (Cnop), Patrizia Proietti (Fnopo).
E, proprio affinché non ci si “limiti” alle celebrazioni, le Federazioni hanno ribadito con forza la richiesta alle istituzioni di dare impulso alle campagne vaccinali, snellendo i processi decisionali, investendo sulle competenze di tutti i professionisti, velocizzando approvvigionamenti e vaccinazioni per raggiungere al più presto l’immunità di comunità
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E ancora, di calibrare l’assistenza e la cura non solo negli ospedali, ma anche sul territorio, perché a nessuno sia negata la continuità assistenziale e le cure finalizzate innanzitutto a ridurre la sofferenza dei malati e delle persone che gli sono accanto
. Un appello, quindi, ai cittadini affinché rispettino le regole di buon senso finalizzate alla prevenzione senza le quali aumenterà esponenzialmente, nonostante gli sforzi, il numero dei contagi
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