Formazione, scorrimento delle graduatorie, precariato dell’oss. Sono alcuni dei temi affrontati dalla Federazione Migep e dal sindacato Human Caring Sanità col sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Basilare concludere il Dl Boldrini in questa legislatura per ristrutturare il profilo dell’operatore socio sanitario
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Operatori socio sanitari, Migep e SHC incontrano Sottosegretario Costa
Occorre migliorare la formazione ma, se non si cambia in modo radicale la struttura da tecnico a socio sanitario, gli oss resteranno sempre tecnici con competenze che prendono il là da una gamma di attività – dalle pulizie all’assistenza del paziente
– con conseguente sistema formativo obsoleto, carichi di lavoro, demansionamento.
Così la Federazione Migep e il sindacato Human Caring Sanità, a seguito del confronto costruttivo
– come è stato definito – col sottosegretario alla Salute, Andrea Costa; insieme alla senatrice Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione igiene e sanità, Francesco Saverio Proia (consulente Aran), Danilo Massai, Presidente Ordine Professioni Infermieristiche di Firenze e Pistoia sono stati affrontati temi fondanti, partendo da un assunto: Riconoscere agli oss l’area socio sanitaria è fondante perché il sistema sanitario nazionale richiede formazione adeguata
. Con la politica che deve rappresentare uno strumento imprescindibile, non solo di presenza costante e tangibile, ma dando risposte concrete alle istanze espresse.
Differenti i temi sui cui è avvenuto il confronto: dalla formazione allo scorrimento delle graduatorie al precariato. Rimarcando il business sulla formazione, evidenziando l’importanza di equilibrare il riconoscimento del lavoro usurante, la criticità tra elenco regionale e registro nazionale
– spiegano la Federazione Migep e il sindacato Human Caring Sanità – entrando anche nel merito delle telecamere nelle strutture a difesa dei cittadini fragili, dove occorre monitorare le assunzioni, e supportare i lavoratori tanto per l’aspetto formativo quanto di salute sotto forma di stress psicologico, rivedendo le leggi regionali che ostacolano tali modalità
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Il sottosegretario Costa ha accolto in modo propositivo il confronto, poiché negli ultimi anni (non ultimo il 2020) si è creata poca definizione e altrettanta chiarezza sul ruolo dell’oss. Pertanto, seppur non abbia la delega specifica, Costa ha dato la massima disponibilità ad approfondire tre aspetti: il quadro normativo Dl Boldrini (“Riordino del profilo professionale e della formazione dell'operatore socio-sanitario”), considerato un ottimo punto di partenza; l’attivazione dell’osservatorio per creare omogeneità; l’attivazione del tavolo tecnico per attuare un confronto e una sintesi sul tema. Tre aspetti basilari per la Federazione Migep e il sindacato Human Caring Sanità.
Concludere in questa legislatura il Dl Boldrini per varie ragioni: rivedere il profilo dell’oss, l’attestato in titolo di “diploma di qualifica”, unificare i due profili (oss e oss-s) in un unico compiuto, formativo
, spiegano. Quindi l’incidenza che potrebbe avere l’apertura di un osservatorio permanente (strumento che deve gestire il registro degli oss, osservandone le criticità
) e di un tavolo tecnico per rivedere il profilo dell’operatore socio sanitario (con le indicazioni in merito alla modalità di utilizzo di questa qualifica), anche andando a bloccare la delibera 305/2021 della regione Veneto
. Rimarcando che il governo deve affrontare questi punti, il sottosegretario alla Salute, Costa cercherà di coinvolgere le altre forze politiche, sensibilizzandole e tentando di risolvere problemi che durano da anni per gli operatori socio sanitari
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