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Infermiere turnista e le ripercussioni bio-psico-sociali

di Redazione

L'indagine condotta presso i presidi ospedalieri di Rimini e Riccione nel periodo che va da giugno a settembre 2013, vuole approfondire quali sono le complicanze bio-psico-sociali che si ripercuoto sull'infermiere turnista, in particolar modo relative al turno notturno.

Come i turni di lavoro incidono sulla salute del lavoratore

La privazione di sonno e l'alterazione del ritmo circadiano sono fenomeni facente parte della vita lavorativa di un infermiere: ciò può portare ad importanti risvolti negativi dal punto di vista della sua salute biologica, psicologica e sociale. Le attività svolte durante il turno di notte, i tempi dedicati ad esse e il rischio di complicanze derivanti dal lavoro a turni, sono problematiche che devono essere affrontate dai professionisti coinvolti e da alcune istanze della società.

Tramite la revisione della letteratura scientifica e l'indagine avvalsa di strumenti statistici convalida­ti, è dimostrabile che i turni di lavoro spalmati sulle 24 ore, incidono sulla salute del lavoratore e in modo sensibile a seconda del genere e dell'unità operativa in cui è svolta la professione.

L'indagine è stata effettuata dividendo i lavoratori in due macroaree: l'area critica e l'area medico-chirurgica. La somministrazione di un questionario anonimo a variabili qualitative è stato lo stru­mento d'analisi, un questionario convalidato dalla letteratura e modificato per alcune variabili per poterlo rendere specifico per l'argomento. Le variabili qualitative sono state poi analizzate e i risultati sono stati attendibili, come dimostrano gli strumenti statistici. Ne risulta che le infermiere sono penalizzate dalla turnistica per la concomitanza degli impegni fa­migliari e di gestione della casa, anche se si riscontra un aiuto concreto da parte del coniuge.

Valutando le due macroaree risulta che gli infermieri/e dell'area medico-chirurgica siano più sensi­bili a complicanze psico-emotive, forse per la gestione della famiglia dell'assistito, gestione buro­cratica e rapporti multiprofessionali durante il turno di lavoro. Gli infermieri/e di area critica invece sembrano soffrire prevalentemente di disturbi del sonno.

A prescindere dalla macroarea, sembra che gli infermieri abbiano ripercussioni sulla salute per la sindrome delle gambe stanche e complicanze a livello del rachide. Altri studi sono stati analizzati e vengono dettagliatamente descritti nel dossier. L'indagine può essere presa in considerazione per approfondimenti futuri sull'argomento al fine di avere una popolazione di infermieri sani e più soddisfatti.

  • Dossier a cura di Serena Giannini
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