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Dirigenza infermieristica

Al concorso solo 9 idonei su 57, Ast Ascoli congela tutto

di Redazione

Sono soltanto nove, e tutti passati con la votazione minima di 21 punti, i dirigenti infermieristici che sono stati ammessi alla selezione del concorso per la designazione di un dirigente dell'area infermieristica organizzato dall'Azienda Sanitaria territoriale di Ascoli Piceno, cui hanno partecipato 57 candidati. Alla luce del numero elevato di bocciature e considerando il basso punteggio acquisito dagli altri partecipanti ritenuti idonei, l'Ast ha deciso di congelare l'attuale selezione e di riproporla più avanti, senza tuttavia indicare una probabile data.

Dirigenti infermieri Ast Ascoli, selezione rimandata a data da destinarsi

La procedura di selezione pubblica, per titoli ed esami, riguardava la copertura di un posto di dirigente delle professioni sanitarie area infermieristica ed ostetrica, a tempo pieno ed indeterminato. Era stata indetta nel maggio 2023 e la scadenza ultima per la presentazione delle domande era stata fissata al 31 luglio dello stesso anno. I requisiti richiesti per partecipare alla selezione erano la laurea specialistica o magistrale e cinque anni di servizio effettivo, nonché l'iscrizione all'albo professionale.Si erano iscritti in 120 ma alla prova scritta, che si è svolta lo scorso 26 giugno, si sono presentati soltanto 57 candidati. La prova pratica, seguita da quella orale, avrebbe dovuto tenersi la prossima settimana ma le numerose bocciature già alla prima prova e il punteggio totalizzato dai 9 candidati che si sono salvati rappresentano un nodo tale che ha indotto l'azienda a rimandare ogni ulteriore esame.

Il provvedimento, comunicato dall'azienda tramite una circolare firmata dalla dirigente delle risorse umane, con il quale si invitano i candidati a consultare prossimamente il sito ufficiale dell'Ast per avere ulteriori aggiornamenti in merito, ha suscitato numerose perplessità tra tutti i concorsisti, soprattutto tra i 48 professionisti che non sono stati ammessi.

Essi, infatti, sarebbero in possesso di diversi titoli che avrebbero potuto incrementare il punteggio finale della loro prova. Nei criteri di valutazione erano previsti fino a 10 punti per i titoli di carriera, fino a 3 per i titoli accademici e fino a 4 per il curriculum, oltre ai 30 punti massimi assegnabili alla prova scritta, ai 30 a quella pratica e ai 20 all'orale.

La stampa locale evidenzia che la vicenda non chiara potrebbe avere degli sviluppi considerando che tra i candidati, soprattutto tra i bocciati, serpeggia un forte malumore che potrebbe portare qualcuno a presentare dei ricorsi.

Si temono iniziative al Tar, anche alla luce del dubbio manifestato da alcuni che ci possa essere la volontà da parte dei vertici di attingere il dirigente ricercato da un bacino diverso da quello piceno, come denunciano sia già capitato in passato.

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