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Sindacato

Ovuli ingeriti dai pusher, non spetta agli infermieri recuperarli

di Redazione Roma

Attribuire agli infermieri delle Molinette di Torino il compito di cercare ovuli di droga ingeriti dai trafficanti e in seguito evacuati, recuperandoli manualmente nelle loro feci. La proposta, che sarebbe al vaglio dell’assessorato alla Sanità, trova il no del Nursing Up: Tale attività, che non ha alcun carattere sanitario ma solo di pubblica sicurezza, lede la dignità della professione infermieristica.

Sindacato sgomento, inviata una diffida

Tutto nasce dall’esigenza dell’autorità giudiziaria di recuperare gli ovuli di droga ingeriti da corrieri e spacciatori nel momento in cui questi vengono evacuati

Il sindacato, tra sgomento e rabbia, diffida l’amministrazione della Città della Salute di Torino dal dare seguito alla proposta – che sta circolando in queste ore e sarebbe al vaglio dell’assessorato alla Sanità – di assegnare ai professionisti sanitari delle Molinette il compito di cercare ovuli di droga ingeriti dai trafficanti e poi evacuati, recuperandoli manualmente all’interno delle loro feci.

Il Nursing Up non si sta neppure a considerare un’ipotesi del genere, e si dice pronto a dura risposta, ponendo in essere ogni strumento di cui dispone. Il primo step è stato quello di inviare una missiva che diffida l’amministrazione delle Molinette e della Città della Salute dal procedere con tale iniziativa che se corrispondesse effettivamente al vero, sarebbe un fatto molto grave: siamo pronti ad opporci con ogni strumento a nostra disposizione. A dichiararlo sono Claudio Delli Carri e Ivan Bufalo, rispettivamente segretario regionale Nursing Up Piemonte e segretario aziendale Nursing Up Città della Salute.

Entrambi entrano poi nello specifico: Come abbiamo letto, tutto nasce dall’esigenza dell’autorità giudiziaria di recuperare gli ovuli di droga ingeriti da corrieri e spacciatori nel momento in cui questi vengono evacuati. Tale attività, che non ha alcun carattere sanitario ma esclusivamente di pubblica sicurezza, è una competenza giustamente attribuita all’amministrazione penitenziaria ed espletata sotto sorveglianza degli agenti di polizia, attraverso l’ausilio di un macchinario appositamente usato a tale scopo: una sorta di wc portatile dotato di un meccanismo capace di separare gli ovuli di droga dalle feci.

Ad ogni modo, come illustrano ancora Delli Carri e Bufalo, il macchinario in dotazione presso la casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino si è rotto e fino all’acquisto di uno nuovo non resterebbe che ricercare gli ovuli manualmente nelle feci. Gli agenti di polizia penitenziaria pare siano contrari, e allora l’assessorato regionale alla Sanità l’assessore regionale alla Salute, Luigi Icardi, pensando di farlo fare agli infermieri delle Molinette. Il sindacato è allibito alla sola idea, e per voce di Delli Carri e del segretario provinciale Nursing Up di Torino, Giuseppe Aleo, attacca: È una soluzione illegittima e inaccettabile che lede la dignità non solo degli infermieri delle Molinette ma della professione intera.

Pertanto si dice pronto a dare battaglia, a mobilitare gli infermieri sul territorio, a coinvolgere gli ordini professionali per quanto di loro competenza e a denunciare i responsabili nelle sedi opportune per attività demansionante ai danni degli infermieri. Ricordiamo che la nostra è prima di tutto una professione sanitaria ed intellettuale.

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