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Bologna

Nuova aggressione al Maggiore: Donini incontra operatori

di Redazione

Nuovo tentativo di aggressione, nella serata dell'1 ottobre, al Pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Bologna, dove un uomo ha minacciato gli infermieri brandendo una spranga, venendo poi fermato dalla vigilanza. Per questo l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, si è presentato la mattina successiva al Maggiore per incontrare gli operatori sanitari. Sono andato subito da loro per ascoltare e portare tutta la solidarietà mia e della Regione Emilia-Romagna - spiega Donini - e sempre oggi avrò un confronto con Questura, Prefettura e sindacati proprio su questo. Come ho avuto modo di dire pochi giorni fa, la tolleranza rispetto a questi fatti deve essere zero. Gli operatori sanitari sono parte fondamentale del sistema sanitario e vanno protetti adeguatamente.

L'assessore: vertice su sicurezza con Prefetto, Questore e sindacati

donini al maggiore

L'assessore Raffaele Donini in visita all'ospedale Maggiore di Bologna.

Nella giornata dell'1 ottobre Donini aveva già incontrato anche il sindacato degli infermieri Nursind, dopo la promessa fatta nel maggio scorso.

Nel corso della riunione, riferisce proprio la sigla sindacale, l'assessore si sarebbe assunto alcuni impegni, tra cui la convocazione a stretto giro di tutti i direttori assistenziali della regione, in modo da fornire loro le indicazioni necessarie alla realizzazione di un vero e proprio report sulla qualità e le condizioni di lavoro e di vita del personale infermieristico in Emilia-Romagna.

Donini avrebbe inoltre assicurato l'apertura di un tavolo di confronto e di monitoraggio con il sindacato sul benessere organizzativo nelle aziende sanitarie del territorio. Come riferisce la segretaria regionale del Nursind, Antonella Rodigliano, il tema centrale del confronto era il benessere organizzativo, ma abbiamo anche parlato dell'importanza di infermieri e ostetriche nelle nostre aziende, di quanto siano figure indispensabili e della necessità di trovare strumenti in grado di valorizzare il loro ruolo sotto tutti i punti di vista.

Secondo Rodigliano, è sempre più scarsa attrattività della nostra professione. Negli ultimi dieci anni il numero di iscritti alle facoltà infermieristiche è calato del 50% e pensiamo che anche attraverso politiche regionali che passino non solo dall'ascolto e dal confronto, ma anche e soprattutto dagli investimenti in tal senso, possano rappresentare un primo passo.

Fra i problemi principali, continua la segretaria regionale del Nursind, c'è sicuramente la difficoltà per molti infermieri di trovare un alloggio a prezzi accessibili. Il sindacato chiede dunque soluzioni che vadano incontro a queste esigenze, ad esempio tramite affitti calmierati. Senza dimenticare il tema, purtroppo oramai sempre più d'attualità, della sicurezza negli ospedali e delle aggressioni sempre più frequenti al personale sanitario.

Da Donini, conclude quindi Rodigliano, abbiamo ricevuto aperture e condivisione. La figura dell'infermiere è cambiata nel corso degli anni: bisognerebbe partire da questo dato di fatto per affrontare le tante questioni aperte, a cominciare dall'attrattività della professione, e cercare insieme delle soluzioni.

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