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Scambio intergenerazionale, la magia dell’incontro

di Chiara Vannini

Mettere insieme bambini ed anziani, due mondi all'apparenza lontanissimi, ma in realtà più vicini che mai. Mettere insieme anziani e bambini, lo scambio intergenerazionale, diventa una ricchezza per entrambi. Ed ecco che i bimbi aspettano con gioia “quell’appuntamento” settimanale, mentre i nonni li aspettano frementi sulla porta d’ingresso della casa di riposo. Per dare inizio alla magia dell’incontro.

Cos’è lo scambio intergenerazionale

Bambini ed anziani hanno tantissime cose in comune. Hanno bisogno di essere accuditi, presi per mano, aiutati a rialzarsi o a camminare.

Florence Nightingale

Hanno bisogno di essere puliti, di essere lavati. Hanno bisogno di qualcuno che li coccoli e che si prenda cura di loro. E cosa succede se mettiamo nello stesso ambiente bambini ed anziani?

Succede che anziani e bambini cominciano a fiorire, insieme. Il mettere insieme bambini ed anziani prende il nome di scambio intergenerazionale ed è un'attività che negli anni sta prendendo sempre più piede.

Mettere insieme bambini ed anziani giova ad entrambe le generazioni: i nonni migliorano l'autostima, aumentano il benessere, i contatti sociali e si riduce il loro stress. I bambini sviluppano un atteggiamento positivo nei confronti dei nonni ed acquisiscono una maggiore comprensione del processo di invecchiamento.

Lo scambio intergenerazionale aiuta a combattere l'isolamento sociale e la depressione delle persone anziane; i bambini invece imparano a relazionarsi con le persone anziane e portatrici di disabilità.

Mettere insieme anziani e bambini diventa una ricchezza per entrambi, ma nel vivere quotidiano questo spesso non succede, perché gli spazi e le strutture non coincidono.

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