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COVID-19

Efficacia terza dose BNT162b2 contro variante Omicron

di Giacomo Sebastiano Canova

Dopo averla rilevata per la prima volta in Sudafrica, il 26 novembre 2021 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha nominato la variante B.1.1.529 del virus SARS-CoV-2 come “omicron”, definendola inoltre come una variante preoccupante. Appena tre giorni dopo l’annuncio da parte dell’OMS, erano già stati rilevati casi di infezione con questa variante in molti altri Paesi.

Terza dose migliora la neutralizzazione del virus e delle sue varianti

Dato che non era chiaro se il vaccino BNT162b2 prodotto da Pfizer-BioNTech, che in precedenza aveva dimostrato di avere un’efficacia del 95% contro il Covid-19, neutralizzasse efficacemente l’infezione con la variante omicron, alcuni ricercatori hanno confrontato la neutralizzazione delle cellule infettate da omicron in campioni di siero ottenuti da partecipanti che avevano ricevuto due dosi di vaccino con la neutralizzazione in campioni ottenuti da partecipanti che avevano ricevuto anche la terza dose (dose booster).

Per far ciò, gli studiosi hanno condotto dei saggi di microneutralizzazione con virus wild-type e isolati con varianti B.1.351 (beta), B.1.617.2 (delta) e omicron utilizzando campioni di siero ottenuti da due gruppi di 20 operatori sanitari. Mentre un gruppo comprendeva i partecipanti che avevano ricevuto due dosi del vaccino BNT162b2, il secondo gruppo comprendeva coloro che avevano ricevuto tre dosi del vaccino.

I titoli medi geometrici del virus wild-type e delle varianti beta, delta e omicron erano rispettivamente pari a 16.56, 1.27, 8.00 e 1.11 dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino e rispettivamente 891.4, 152.2, 430.5 e 107.6. dopo aver ricevuto la terza dose. È stata osservata inoltre un’efficienza di neutralizzazione significativamente inferiore del vaccino BNT162b2 contro tutte le varianti testate (beta, delta e omicron) rispetto al virus wild-type nei campioni ottenuti dai partecipanti che avevano ricevuto due dosi rispetto a quelli ottenuti dai partecipanti che aveva ricevuto tre dosi. La minore efficienza di neutralizzazione contro le varianti beta e omicron rispetto al virus wild-type era simile nei campioni ottenuti dai partecipanti che avevano ricevuto due dosi e in quelli ottenuti dai partecipanti che avevano ricevuto tre dosi. La terza dose del vaccino BNT162b2 ha neutralizzato efficacemente l’infezione con la variante dell’omicron (titolo medio geometrico, 1.11 dopo la seconda dose contro 107.6 dopo la terza dose).

Nonostante la piccola coorte testata e il fatto che il test fosse solo un test in vitro, i ricercatori hanno riscontrato una bassa efficienza di neutralizzazione con due dosi del vaccino BNT162b2 contro il virus wild-type e la variante delta, valutata più di 5 mesi dopo il ricevimento della seconda dose, e nessuna efficienza di neutralizzazione contro la variante omicron. Inoltre, alla luce dei dati disponibili in letteratura risulta essere fondamentale la ricezione della terza dose di vaccino, data la maggiore efficienza di neutralizzazione (di un fattore 100) contro la variante omicron dopo la terza dose rispetto alla seconda dose; tuttavia, anche con tre dosi di vaccino, la neutralizzazione contro la variante omicron era inferiore (di un fattore 4) rispetto a quella contro la variante delta. La durata dell’effetto della terza dose di vaccino contro il Covid-19 è ancora da determinare.

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