Focus sui dati delle 39 Università statali per i corsi di laurea delle 22 professioni sanitarie. I costi sono in media di 55 euro per le università statali mentre per le private la media tocca quota 111 euro (praticamente il doppio). In merito ai questionari per l’esame di ammissione, ciascuna università prepara il proprio in maniera autonoma, ma che tuttavia è uguale per tutti i 22 corsi. Per quello di medicina e chirurgia, come è già noto, il Ministero dell’Università e della Ricerca stabilisce di utilizzare un questionario unico per tutti a livello nazionale.
Disponibili i posti provvisori per i corsi di laurea delle professioni sanitarie
Quanto costa fare il test di infermieristica? In un momento storico nel quale c’è carenza di professionisti sanitari – ma a mancare è anche l’attrattività di un lavoro appagante e duro, non sempre soddisfacente dal punto di vista economico – è bene focalizzarsi anche su due aspetti fondamentali per provare ad intraprendere questo percorso professionale: i costi e le scadenze per le iscrizioni all’esame di ammissione del prossimo 15 settembre. Già, poiché a seguito della pubblicazione del Decreto del 1 luglio 2022 del Ministero dell’Università e della Ricerca – “Posti provvisori disponibili per l’accesso ai corsi delle lauree triennali delle professioni sanitarie anno accademico 2022/2023 per i candidati dei paesi Ue e non Ue residenti in Italia” – tutte le università statali hanno concluso la pubblicazione dei rispettivi bandi di ammissione alle 22 professioni sanitarie per l’esame di ammissione di metà settembre.
Allo stato attuale i posti assegnati sono 31.730 (di cui 17.997 per infermieri), ma restano comunque provvisori in quanto si aspetterebbe la determinazione definitiva dei posti da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca, che precederebbe l’aggiornamento dei bandi di ammissione da parte delle università. Leggendo i dati degli anni precedenti, potrebbero essere circa 78 mila gli studenti interessati a iscriversi.
Costo della tassa di iscrizione
Università che vai, costo che trovi. Il costo della tassa di iscrizione per l’esame di ammissione è rimasto quasi invariato rispetto al 2021 in tutte le università statali, con media di 55 euro. Si confermano per il costo maggiore, con 100 euro, Brescia, Pavia, Varese, Novara, Napoli Campania e Salerno. Mentre continua da anni ad essere la più economica l’università di Cagliari con 24 euro (ritocco di un euro sui 23 euro del 2021); ritocco in aumento, non del tutto trascurabile, anche Milano Bicocca da 10 a 30 euro. Sono sulla media di 50 euro la maggioranza delle altre università come Torino, Milano, Trento, Verona, Genova, Bologna, Parma, Firenze, Ancona, Chieti, Napoli Federico II, Bari, Lecce, Catanzaro e Messina. Infine, per le 7 università non statali la tassa di iscrizione spazia da 70 a 150 euro, con media pari al doppio, 111 euro. Insomma, i costi per gli aspiranti non sono indifferenti.
Esame di ammissione nella stessa data
In merito alle 39 Università statali, che faranno tutte contemporaneamente l’esame di ammissione il 15 settembre, prima di ferragosto le scadenze dei bandi di ammissione vanno dal 27 luglio dell’università di Ancona al 28 luglio di Catania, al 2 agosto dell’università di Roma Sapienza, 3 agosto Torino, 4 agosto Milano Bicocca e 5 agosto Novara, poi 8 agosto per Pisa e L’Aquila, 9 Perugia, 10 Pavia e 11 agosto Siena e Varese. Dopo la pausa del 15 agosto, a seguire, nel periodo dal 16 al 31 agosto, tutte le altre 26 università, il 16 Firenze, il 17 Trieste, il 18 Bologna, il 22 agosto Trento, Verona, Modena e Parma; 23 agosto Milano e Ferrara, 24 Bari e Palermo, 25 Messina, il 26 agosto Brescia, Udine, Chieti, Napoli Campania, Salerno, e Catanzaro.
Fanno seguito il 29 agosto le università di Genova e di Lecce, il 31 agosto Napoli Federico II, Foggia, Cagliari e Sassari. Infine il 2 settembre Padova e il 6 settembre l’università di Roma Tor Vergata. Infine, sono differenti anche le date dell’esame di ammissione del 15 settembre delle università statali e vanno dal 1 settembre di Milano Humanitas al 2 di Roma Campus Biomedico, al 6 di Roma Cattolica e all’8 di Lum Bari ed Enna, al 10 settembre di Milano San Raffaele e infine all’8 ottobre per Roma UniCamillus. In talune di queste università si tratta di sessioni ulteriori alle prime che erano sono state espletate nei mesi addietro.
Questionario unico per tutti a livello nazionale
In relazione ai questionari per l’esame di ammissione ogni Università prepara il suo in modo autonomo, ma che tuttavia è uguale per i tutti i 22 Corsi. Mentre, come è noto, per quello di medicina e chirurgia il Ministero dell’Università e della Ricerca stabilisce di utilizzare un questionario unico per tutti a livello nazionale, che viene predisposto dal Consorzio Cineca di Bologna. Ciò nonostante anche per le professioni sanitarie, ormai la metà delle 39 Università statali si avvale del Consorzio citato per l’utilizzo di un questionario unico, come si rileva nei bandi delle 19 università di Novara, Verona, Udine, Trieste, Parma, Modena, Bologna, Siena, Ancona, Perugia, Roma Tor Vergata, L’Aquila, Chieti, Salerno, Bari, Foggia, Messina, Cagliari e Sassari.
(*Dalla rielaborazione dei dati a cura di Angelo Mastrillo, Docente in Organizzazione delle professioni sanitarie all’Università di Bologna Segretario Conferenza Nazionale Corsi di Laurea Professioni sanitarie)
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