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Dirigenza infermieristica

Genova, infermieri dirigenti a convegno

di Mimma Sternativo

"Modelli organizzativi e responsabilità: stato dell'arte e prospettive future". Questo il titolo del convegno regionale del Comitato infermieri dirigenti che si è tenuto a Genova il 18 maggio scorso.

Cid a Genova, annunciata la creazione di un sindacato dei dirigenti

cid genova

L'apertura del convegno Cid con Beatrice Mazzoleni

Ad aprire il convegno è stata Beatrice Mazzoleni, segretaria Fnopi. Finalmente abbiamo l'ordine e per quanto nelle bozze e nella legge definitiva ci siano dei passaggi e dei termini errati, per quanto manchino dei pezzi importanti per la nostra professione, per noi la priorità era raggiungere questo grande obiettivo – ha detto Mazzoleni -. Il resto verrà sistemato con nuovi decreti. Rubo le parole di un collega: abbiamo fatto l'ordine...facciamo gli ordinati. O noi facciamo il cambiamento o qualcun altro lo farà per noi. È importante occupare nuovi spazi rivisitandoci come professione, quando discutiamo con le altre professioni bisogna portare le evidenze. Ogni infermiere in ogni momento deve avere l'identità infermieristica, la vita all'ordine deve essere partecipata.

Ma il convegno è stato anche l’occasione per parlare del nuovo contratto per bocca di Marcello Bozzi, direttore Dipsa Asl To2, che ne ha spiegato anche l’impatto sull'organizzazione. Scegliamo di guardare il bicchiere mezzo pieno – ha detto Bozzi -. Tra le novità più significative di certo annoveriamo gli incarichi di funzione, divisi in incarico di organizzazione e professionale. Il requisito richiesto per il conferimento degli incarichi di organizzazione è il possesso di almeno cinque anni di esperienza professionale. la laurea magistrale rappresenterà solo un elemento di valorizzazione, ma non un titolo necessario. Bozzi ha anche annunciato la creazione di un sindacato della dirigenza delle professioni sanitarie.

A Bruno Cavalieri il compito di spiegare il ruolo delle professioni sanitarie e del professionista, seguito subito dopo da Annamaria Bagnasco con la presentazione del progetto RN4WARD, che vuole essere l'evoluzione del progetto RN4CAST Italia. Stiamo provando a introdurre un cambiamento – ha detto -. RN4CAST dava una fotografia dei dati, ora stiamo cercando di fare un lavoro prospettico; vogliamo vedere cosa succederà tra un anno. Andremo a porre la lente di ingrandimento sulle skill mix, ruolo di certo condizionato dal rapporto numerico ma anche dalle relazioni date dalla complessità del paziente, dalle competenze che diamo, dalle condizioni di contesto.

Sono seguite relazioni per la messa a confronto tra i nuovi modelli organizzativi, Isabella Cevasco ha raccontato l'esperienza del reparto a conduzione infermieristica nell'ospedale Galliera, Silvia Scelsi ha spiegato invece quella dell'hospice pediatrico dell'ospedale Gaslini di Genova.

Poi la parola è passata a Marino Dell'Acqua, coordinatore Cid Lombardia: Da un'indagine 2017 su 27 aziende socio sanitarie territoriali, 4 Irccs pubblici e Areu, 23 aziende hanno definito le posizioni organizzative da dirigenti, ma le stesse non sono ancora effettive. Non possiamo pensare che all'interno di un'azienda possa bastare un'unica figura dirigenziale infermieristica contro altri trenta direttori di altre professioni, non ce la faremo mai. Se non creiamo la base di nuovi dirigenti, tra cinque anni non avremo più il ricambio generazionale sulle strutture complesse.

Durante il convegno ha preso la parola anche Dario Laquintana: In Regione Lombardia è stato molto importante fare rete tra i vari dirigenti infermieristici, questo ci ha dato la possibilità di dare una visione comune ai vertici politici. Credo che il tema delle risorse disponibili tra dirigenti sia un tema importante da affrontare. Adesso che si è chiusa la partita sul Ccnl del comparto, si apre ora quella della dirigenza. Dobbiamo creare un fondo unico altrimenti rischiamo che la volontà di assumere nuovi dirigenti resti solo sulla carta. La creazione di un sindacato dei dirigenti è un passaggio molto importante perché noi dirigenti siamo sempre la controparte di qualcuno, ma siamo sempre soli nella difesa del nostro ruolo.

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