Il capitale umano del sistema sanitario nazionale ha tutta la dignità di essere oggetto di un provvedimento importante ed organico da parte dello Stato
che deve tornare a rendere attrattivo l'SSN
per arginare il fenomeno della fuga degli infermieri.
Così Tonino Aceti, presidente di Salutequità, intervistato a margine del suo intervento al congresso "Opinioni in Ordine 2.0" organizzato dall'Ordine delle professioni infermieristiche di Frosinone.
Per il recupero delle cure mancate e per l'attuazione del PNRR - sottolinea Aceti - la professione infermieristica è un vaolre irrinunciabile per il sistema sanitario nazionale
, ma per colmare l'attuale carenza di personale servono interventi ragionati e misure ad hoc a lungo termine che valorizzino realmente le competenze dei professionisti.
A cominciare dallo stipendio, che non è attrattivo nemmeno per gli infermieri di importazione: in Italia, infatti, gli infermieri guadagnano un lordo annuale che ruota intorno ai 34-36mila euro, contro i 50mila della Germania e gli oltre 80mila del Lussemburgo
.
Perché un infermiere indiano competente dovrebbe scegliere l'Italia, anziché un altro paese come il Lussemburgo dove lo pagherebbero 3 o 4 volte di più?
Il riferimento è alla proposta avanzata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, di reclutare infermieri indiani per colmare la grave carenza di professionisti nel nostro Paese. E l'intento, quello di Aceti, è chiaro: dire basta alle soluzioni tampone e mettere la testa su un piano che sia solo sul personale sanitario. I soldi ci sono
.
Commenti
flagle
#1
thanks for sharing this<br /> <br /> https://flaglegame.net
flagle
#2
your post is really great thanks for sharing this<br /> https://flaglegame.net
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?