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Approvata la nuova figura dell’assistente infermiere

di Redazione

Via libera alla nuova figura dell’assistente infermiere: è arrivato oggi, 3 ottobre, l'ok della Conferenza Stato-Regioni. Semaforo verde anche alla revisione del profilo dell’Operatore socio sanitario (Oss).

Stato-Regioni: ok a revisione profilo Oss e all'Assistente Infermiere

Dalla Stato-Regioni semaforo verde alla nuova figura dell'Assistente Infermiere

Un operatore in possesso della qualifica di operatore socio sanitario che a seguito di un ulteriore percorso formativo consegue al qualifica di Assistente infermiere.

Tra chi ne plaude la nascita, come la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche e chi, invece, ci vede solo grandi ambiguità e pericoli, la nuova figura dell'Assistente Infermiere ha ricevuto il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni.

Da quanto si legge nei decreti dedicati alla revisione del profilo dell’operatore sociosanitario e alla istituzione della nuova figura, nei contesti organizzativi in cui è previsto l'inserimento nei team assistenziali dell'Assistente Infermiere, esso dovrà collaborare con gli infermieri assicurando le attività sanitarie identificate nel provvedimento, oltre a svolgere le attività proprie del profilo di operatore socio sanitario.

Viene specificato le sue attività sono rivolte alla persona per fornire assistenza diretta di tipo sanitario e supporto gestionale, organizzativo e formativo. In rapporto alla gravità clinica dell’assistito e all’organizzazione del contesto, svolgerà le proprie attività secondo le indicazioni dell’infermiere e in collaborazione e integrazione con gli altri operatori. È inoltre responsabile della correttezza dell’attività svolta.

Come si diventa Assistente Infermiere

Anche per questa figura, Regioni e province dovranno definire annualmente il bisogno formativo e il fabbisogno professionale dopo aver informato le organizzazioni sindacali rappresentative, provvedono inoltre all’organizzazione dei corsi di formazione sempre nel rispetto delle disposizioni del decreto.

Per accedervi è richiesta la qualifica di operatore socio-sanitario o titoli equipollenti, ai sensi della normativa vigente, il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di altro titolo di studio di pari livello conseguito all’estero ed esperienza professionale come operatore socio-sanitario di almeno 24 mesi.

Commenti (6)

Angelomank

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Equipollenza assistente infermiere

#6

Art 20 Comma 1 la qualifica di operatore socio sanitario con formazione complementare è equipollente alla qualifica di assistente infermiere.

Holman

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spiegazione

#5

ma il governo cosa ha in mente?
prima forma l'osss poi successivamente l'assistente infermiere qual'e il motivo?

Spyke85

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Che fine farà la terza S??

#4

Quindi l'oss con formazione complementare che fine farà???
E chi ha già preso il corso servirà a qualcosa? Qualcuno sa qualcosa in proposito.

MKL

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2 commenti

Entusiasta

#3

È fantastico!!! Sono un professionista entusiasta dell'introduzione della nuova figura dell'assistente infermiere! La nascita di questa nuova figura professionale nel settore sanitario può portare a benefici significativi, migliorando la qualità dell'assistenza, ottimizzando le risorse umane e contribuendo a una maggiore efficienza e collaborazione all'interno dei team sanitari.
Come professionista, è importante essere aperti al cambiamento e all'innovazione nel settore sanitario, accogliendo positivamente le nuove opportunità per migliorare la pratica clinica e la cura dei paziente.

Archengel

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E non solo....

#2

Mi pongo anche una ulteriore domanda ... i Mammut cosi definiti gli infermieri generici 1993 dove si posizionano ? vengono assorbiti da questa nuova figura oppure niente continuano nel loro limbo con competenze infermieristiche ma senza possibilità di iscrizione all'albo ?
un vero e proprio " casino " disciplinare dove non se ne viene fuori e non si vuole venir fuori

MaxGen76

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59 commenti

Il dado è tratto…!

#1

Malgrado non essere stati interpellati come COLORO CHE DOVRANNO SUPERVISIONARE il loro operato, nonostante ci sia stata una petizione (vana!) nei confronti della nascita di questa nuova figura, tutto ciò non fa che dimostrare quanto NULLA contano gli iscritti all’ordine e quanto poco potere decisionale abbiano (praticamente pari a zero!). Beh visto che ormai è tardi, che almeno tutti gli infermieri vengano FINALMENTE POSIZIONATI ad un ruolo che più si confà alla loro preparazione/cultura! Ovvero al ruolo di QUADRO, essendo coloro che dovranno gestirli/formarli! Così facendo non tutto il male verrà per nuocere…! Sarà solo utopia? Mi rivolgo a tutti coloro che fortemente hanno sostenuto la nascita di questa figura “ibrida”…che non sia l’ennesimo schiaffo in faccia dopo il Covid, ai pilastri (sempre più sgretolati) del SSN! Cominciate a SPECIFICARE RUOLI CHIARI e dettare REGOLE BEN PRECISE ED INAPPELLABILI su come verranno gestiti, ciò per evitare inutili “guerre tra poveri”! Credo che a questo punto sia lecito ed improcrastinabile inquadrare gli Infermieri con laurea triennale a QUADRI e con laurea magistrale a DIRIGENTI…! Solo così dimostrerete, senza se e senza ma, che l’infermiere RIMARRÀ, e come ancora tutt’oggi è, INDISPENSABILE alle CURE e al PRENDERSI CURA dei pazienti! Spero che questo breve commento sia da monito a tutti…! Purtroppo prima del Covid (in tempi non sospetti) ho anticipato ciò che sta accadendo oggi giorno…ma nessuno diede ascolto…! Questo non è nulla (da 460.000 siamo rimasti a circa 343.000, e circa 21.000 andranno in pensione dal 2025!), rispetto a ciò che accadrà a breve, soprattutto se si metterà l’infermiere con le sue capacità e competenze in un ruolo marginale o peggio non si provvederà a valutarlo/pagarlo, come merita…! Eppure ci sono evidenze scientifiche che dimostrano che là dove c’è assistenza infermieristica di qualità c’è minor tempo di degenza, diminuzioni di morti e di conseguenza minor costo!
“Il fato si è espresso…!”