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Incongruenze nella mobilità di Salerno. Collegio IPASVI prepara il ricorso

di Rosario Scotto di Vetta

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COSENZA. La città di Salerno è più di tutte sotto la lente d’ingrandimento. La polvere sollevata dalla questione mobilità extra regionale per soli 2 posti espletata dall’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d'Aragona è arrivata fino agli uffici del Collegio IPASVI locale.

Amareggiati, tanti infermieri hanno provveduto a segnalare ogni irregolarità sull’espletamento della preselezione avvenuta a Salerno il 4 e 5 settembre. L’ufficio legale del Collegio IPASVI vaglierà attentamente ogni dichiarazione pervenuta e in tempi brevi, qualora ci fossero gli estremi, sarà preparato un dossier completo di prove e testimonianze da portare dinanzi alla Procura della Repubblica.

 

Secondo gli avvocati, infatti, se tutte le incongruenze denunciate dagli infermieri fossero supportate da prove sarà avviato un procedimento di tutela legale. Intanto il Collegio IPASVI di Salerno, con il suo presidente Carlo Celentano, si farà carico di ogni spesa legale.

 

In occasione del congresso di Praia a Mare organizzato dal coordinamento interregionale IPASVI sul “Il governo dell’innovazione dei sistemi sanitari” è stato intervistato il presidente del Collegio IPASVI di Salerno che ha rilasciato delle dichiarazioni a riguardo.

 

C’è stata recentemente una selezione di mobilità qui a Salerno. Ci sono state diverse le segnalazioni, arrivate a Nurse24.it, che denunciavano le irregolarità sull’espletamento della prova. Avete già intrapreso qualche iniziativa per capire meglio questa situazione o avete intenzione di intraprenderla?

 

"Sono arrivate delle segnalazioni anche abbastanza corpose che stiamo vagliando però chiaramente le iniziative che noi possiamo prendere se riscontreremo da uno studio fatto con ufficio legale e se ci sono irregolarità a norme o regolamenti, è certo che noi dobbiamo intervenire, la funzione del Collegio è quella di intervenire tra disguidi che possono avvenire tra i professionisti con gli enti di appartenenza."

 

"Chiaramente - conclude il presidente Celentano - prima di fare questo, la situazione va guardata, va studiata perché colleghi sono persone che l hanno superata e colleghi sono quelli che non l’hanno superata. E soprattutto questa è un’azione che voglio intraprendere”.

 

 

 

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