Pubblico Impiego
Fumata nera per il rinnovo del Ccnl Sanità 2022-2024. L'accordo, che interessa 581.148 tra infermieri, tecnici, amministrativi e personale sanitario non medico, è sfumato nel pomeriggio di martedì 14 gennaio 2025: a pesare, la mancata firma da parte di Fp Cgil e Uil Fpl, ma a far saltare il banco è stata la decisione del Nursing Up, che poco prima dell'incontro aveva dichiarato di non voler accettare compromessi di alcun tipo
. Grande spaccatura anche sulla figura dell'Assistente Infermiere, che per la prima volta compare all'interno di una bozza di contratto del pubblico impiego.
Mancata preintesa, Naddeo (Aran): ci rimettono i lavoratori del settore
Tutto da rifare in Aran, che aveva convocato i sindacati per lunedì 13 e martedì 14 gennaio con la speranza di arrivare alla sottoscrizione della preintesa per il rinnovo del Ccnl Sanità.
L'obiettivo, secondo il presidente dell'Aran Antonio Naddeo, era quello di garantire un miglioramento concreto delle condizioni lavorative, mentre già si guarda al prossimo rinnovo per il triennio 2025-2027, che potrebbe portare un ulteriore incremento medio di circa 184 euro lordi mensili.
Non la pensano così i sindacati, che da tempo manifestano insofferenza per i mancanti stanziamenti di risorse adeguate per la reale valorizzazione dei lavoratori della sanità.
Carbone, Fials: mancata firma è grande occasione persa
Abbiamo dichiarato più volte come le risorse fossero insufficienti, ma anche la recente legge di Bilancio, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, ha stanziato una somma che abbiamo definito inadeguata per dare ossigeno alla nostra Sanità. Eppure, per senso di responsabilità, Fials sarebbe stata disponibile a firmare l’ipotesi contrattuale che accoglieva gran parte delle nostre proposte normative. Tuttavia, l’inspiegabile mancata adesione al contratto da parte di Cgil, UIL e Nursing-Up impedirà ai lavoratori di ottenere le somme economiche disponibili e di beneficiare delle importanti conquiste normative che avevamo raggiunto.
Nursing Up fa saltare il banco
Se Cisl Fp, Fials e Nursind erano disposti a firmare, Fp Cgil e Uil Fpl hanno puntato i piedi, chiedendo aumenti più consistenti per compensare l'inflazione, ma a far letteralmente saltare il banco è stato il Nursing Up, che dopo aver lasciato qualche spiraglio di apertura, alla fine ha deciso di non firmare, perché non è più tempo di compromessi al ribasso
.
Presentatosi ai tavoli con richieste che rappresentano condizioni imprescindibili per garantire un contratto moderno e rispettoso del valore delle professioni sanitarie
, il Nursing Up ha fatto dietrofront quando la bozza proposta ha dimostrato di non saper riconoscere il ruolo centrale di chi opera ogni giorno in prima linea
.
Le ragioni del dissenso di Cgil e Uil
Nonostante l'accordo raggiunto, la trattativa si è chiusa con una spaccatura tra i sindacati. Cgil Fp e Uil Fpl, che rappresentano circa il 43% dei lavoratori del settore, hanno scelto di non firmare, ritenendo insufficienti le risorse stanziate, a fronte di un pesante aumento dell'inflazione.
Abbiamo deciso di non firmare la preintesa, perché questo contratto non risponde alle richieste che, da moltissimo tempo, avanzano i lavoratori della sanità - commenta a caldo Alfonso Guerriero, infermiere e Responsabile coordinamento nazionale infermieri Fp Cgil -. In questo contratto le risorse sono insufficienti, non è possibile che per avere uno stipendio adeguato i lavoratori debbano ricorrere sistematicamente agli straordinari
.
Per questo, fa sapere Guerriero, la Fp Cgil ha chiesto un tavolo ministeriale per anticipare le risorse che il presidente (di Aran, Antonio Naddeo, ndr.) ha detto essere disponibili per un futuro contratto
.
Se le risorse ci sono, vanno utilizzate. Oggi! (Guerriero, Fp Cgil)
Uil Fpl al Governo: si mettano in campo risorse adeguate
Non abbiamo firmato la preintesa per il rinnovo del Ccnl Sanità Pubblica 2022/2024 con piena consapevolezza e convinzione
, dichiara Rita Longobardi, Segretaria Generale Uil Fpl, motivando la decisione. Le risorse stanziate sono del tutto insufficienti per recuperare il potere d'acquisto eroso negli anni. A fronte di un'inflazione che sfiora il 17% netto, l’aumento complessivo proposto si ferma a un irrisorio 6% lordo. L’incremento salariale promesso di 172 euro lordi mensili si tradurrà, di fatto, in soli 50 euro netti in busta paga: un risultato inadeguato rispetto alla mole di lavoro e alle responsabilità che gravano sulle lavoratrici e i lavoratori del comparto
, prosegue Longobardi.
Insomma, non vi sono reali misure per valorizzare professionalmente ed economicamente il personale. Questo contratto rischia di aumentare i carichi di lavoro, favorire la fuga di personale, allungare le liste d’attesa e peggiorare i servizi per i cittadini. Sottoscrivere un contratto al ribasso, con risorse inadeguate, indennità bloccate e carenza di fondi per il salario accessorio, significa tradire il mandato di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori
, chiosa duramente Longobardi.
Si mettano in campo risorse adeguate per garantire contratti dignitosi e si lavori per superare le criticità emerse nella trattativa
I lavoratori ci hanno sempre chiesto il recupero del potere d'acquisto e con questo contratto non lo possiamo garantire
. A dirlo è Nazzareno Arigò, infermiere e segretario Uil Fpl Torino e Piemonte, che spiega le motivazioni della scelta di non firmare questa preintesa.
Le progressioni nell'area dell'elevata qualificazione per le professioni sanitarie, ad esempio, non è garantita da questo contratto
, spiega Arigò, perché figlio della politica delle isorisorse.
E ancora, sul capitolo indennità: con questo contratto non si garantisce un aumento delle indennità, alcune delle quali sono ferme al palo da vent'anni
.
Oggi quelli che sono stati chiamati "eroi" dalla politica, vengono pugnalati alle spalle con un contratto ridicolo. Non firmare è un dovere morale (Arigò, Uil Fpl)
La controversia sull'assistente infermiere
Un altro elemento che ha contribuito a dividere i sindacati è stato l'inserimento della figura dell'Assistente Infermiere, un ruolo che, secondo i sostenitori, potrebbe alleggerire il carico di lavoro degli infermieri, ma che per Cgil, Uil e Nursing Up rischia di creare un effetto dumping sulle professioni sanitarie, abbassando gli standard professionali e salariali.
L'introduzione di questa figura, senza una chiara definizione delle competenze e dei limiti d'azione, rischia di compromettere la qualità dell'assistenza
, ha avvertito Vannini, evidenziando come la misura sia stata introdotta senza un adeguato confronto con le rappresentanze sindacali.
Cisl Fp accusa Cgil, Uil e Nursing Up per il mancato rinnovo del contratto
La Cisl Fp ha espresso forte disappunto per il mancato rinnovo del contratto della sanità pubblica 2022-2024, accusando Cgil, Uil e Nursing Up di aver fatto saltare il tavolo di trattativa all’ultimo momento.
Secondo il sindacato, la loro indisponibilità ha negato ai lavoratori e ai professionisti del settore le conquiste ottenute in mesi di negoziato e di pressing su Governo e Parlamento.
Un’occasione mancata per i lavoratori
Secondo la Cisl Fp, il contratto che era pronto per la firma avrebbe garantito aumenti stipendiali pari al 7%, con un incremento di oltre 170 euro lordi mensili su 13 mensilità, oltre a un ulteriore stanziamento di 90 euro annui per incrementare i fondi contrattuali. L’intesa prevedeva anche la rivalutazione di tutte le indennità grazie a specifici fondi di legge, offrendo un riconoscimento concreto a chi opera in prima linea nel sistema sanitario nazionale.
Inoltre, il nuovo contratto includeva misure per la sicurezza sul lavoro, come l’obbligo per le aziende di coprire interamente le spese legali per i dipendenti vittime di aggressioni. Tra le altre novità, figuravano il riconoscimento del buono pasto per chi lavora in smartworking, la sperimentazione della settimana corta, la proroga delle progressioni economiche in deroga e nuove tutele per il personale più anziano.
Così Cisl Fp ha condannato la scelta di Cgil, Uil e Nursing Up, accusandole di aver sacrificato gli aumenti salariali e le nuove tutele per puro tatticismo in vista delle prossime elezioni delle RSU.
Vadano ora in assemblea a spiegare ai lavoratori perché hanno negato gli aumenti, gli arretrati, le indennità e tutte le innovazioni normative conquistate con mesi di lavoro, giocando sulla pelle di 580mila addetti del settore
Nursind: Protagonismi danneggiano i lavoratori
Un’occasione persa, soprattutto in prospettiva. Non erano le risorse, infatti – troppo poche quelle da distribuire in questa tornata contrattuale – il punto di forza del Ccnl del comparto sanità 2022-2024, ma la possibilità di aprire subito la nuova negoziazione per il triennio 2025-2027 e, quindi, di fruire dei fondi già stanziati nella legge di Bilancio
.
Il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega, commenta così la mancata firma della pre-intesa all’Aran. Per colpa del protagonismo di qualcuno – attacca il segretario – a farne le spese saranno molti lavoratori, a cominciare dal personale dei pronto soccorso che attendeva ancora l’adeguamento dell’indennità con le risorse stanziate dal giugno 2023.
Chi si è tirato indietro rispetto a questo atto di buon senso e responsabilità dovrà dare spiegazioni, ad esempio, alle ostetriche che avrebbero finalmente ottenuto l’equiparazione economica con gli infermieri sull’indennità di specificità. Oltre che agli infermieri, in primis ai turnisti con figli: sul piano della disciplina del rapporto di lavoro, nelle pieghe del contratto, c’era infatti uno sforzo in favore della conciliazione tra tempo professionale e privato
.
Si è deciso di gettare alle ortiche sette mesi di intenso lavoro negoziale e adesso non rimane che sperare di tornare al tavolo in tempi brevi. Per il bene del personale, ma anche per il buon funzionamento del nostro Ssn.
cogi1967
16 commenti
Pretesa
#2
Partirei con un aumento nel contocorrente di 500 euro mensili.
Nella prossima contrattazione si stabiliscono gli arretrati di 25 anni.
Questo è quello che si aspettano gli infermieri.