Gli infermieri del più grande ospedale di Ferrara, il Sant'Anna che ha sede a Cona, si sono fermamente opposti, nel corso di un'assemblea sindacale tenutasi martedì 12 novembre, alla proposta dell'azienda di aumentare a 11 ore il turno notturno e minacciano lo sciopero. Sebbene la Direzione Generale abbia motivato la decisione con la finalità di uniformare l'orario ospedaliero con quello del resto dell'Asl, i professionisti non ci stanno ed hanno dato mandato a due organizzazioni sindacali, Nursind e Cisl, di aprire una vertenza e di procedere con una diffida al Sant'Anna a procedere senza la loro autorizzazione.
Sant'Anna, no degli infermieri alle 11 ore notturne: minaccia di sciopero
Se la proposta aziendale prendesse la piega di un'imposizione dall'alto, non esiteremo ad entrare in stato di agitazione e a proclamare lo sciopero
, annunciano i sindacati esprimendo contrarietà in merito al cambio dell'orario dei lavoratori.
Tale proposta è già ritenuta assodata da parte della direzione ma ha riscosso una totale contrarietà dei pronunciamenti dei professionisti coinvolti. Non convince e l'hanno pertanto bocciata - spiegano i rappresentanti sindacali -. I lavoratori si troverebbero a fare un turno più lungo durante la notte e ciò comporterebbe di conseguenza anche modifiche dei turni giornalieri e pomeridiani
, precisano illustrando una delle motivazioni contro l'equiparazione dei turni.
Inoltre i professionisti non sono stati coinvolti in questa scelta
, continuano pur riconoscendo che uniformare le due aziende su tanti istituti sia una procedura doverosa. Una modifica di questo genere che coinvolgerebbe potenzialmente centinaia di infermieri andrebbe condivisa in maniera più allargata possibile
, ribadiscono. Tale partecipazione non sarebbe stata invece rivolta ai dipendenti, come è emerso durante l'assemblea.
I lavoratori ritengono infine che una modifica organizzativa di questo tipo non tenga conto delle specificità di un ospedale, come quello di Cona, che è un Hub, ossia di riferimento per altri presidi sanitari del territorio, difficilmente paragonabile ad altri ospedali della provincia
, concludono.
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